"Lo stadio Sant'Elia sarà ristrutturato e utilizzato non solo per il calcio, ma anche per grandissimi eventi e iniziative diverse. Penso, comunque, che debba restare la 'casa' del Cagliari calcio". E' quel che dice Massimo Zedda circa la destinazione futura dello stadio sant'Elia. L'illusione di un poco (trapela) amante del calcio, come quasi tutti i suoi collaboratori e predecessori che non riescono a capire l'inutilità di una struttura che non ha piu' il senso di esistere.
Ne siamo sicuri, il Sindaco Contini e tutti coloro che sono stati favorevoli al progetto hanno in visto lungo ed in largo il possibile indotto che porterà un complesso di questo tipo perchè i riflettori non verranno puntati solo sul terreno di gioco ma anche attorno al terreno, alla struttura al quartiere e via dicendo.
Questa e' prospettiva, è la visione che molti dovrebbero avere per far crescere le piccole economie. Il calcio ora e' stato solo un pretesto e abbiamo colto la palla al balzo per leggere "nell'illusione del Sindaco Zedda" di Cagliari la ripetitività della politica, il suo rimandare sempre, lo sperare nelle manne dal cielo, nei progetti mai realizzati, in carte e scartoffie che hanno solo sottratto alberi alla natura e ossigeno a quelli che credono come noi, ancora, lo ripetiamo, nei sogni, che si possono realizzare e non rimandare.
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