Anche Fioravanti contro Magnini Lui si arrabbia e fugge da Twitter

giovedì 2 agosto 2012


I molti messaggi di critica per le accuse al suo allenatore costringono il nuotatore azzurro a interrompere l'attività sul social network: «Troppa gente cattiva». Il due volte oro olimpico, invece, è più articolato: «Ha parlato a caldo. Comunque non lo apprezzo perché i panni sporchi si lavano in casa»

L'azzurro Fillippo MagniniL'azzurro Fillippo Magnini
MILANO – «No, non apprezzo ciò che ha fattoFilippo Magnini, i panni sporchi si lavano in casa e non davanti alle telecamere. Non lo apprezzo e non lo avrei apprezzato se fossi stato tra i suoi compagni i quali, comunque, avranno liquidato il tutto con qualche battuta goliardica». Cartolina firmata Domenico Fioravanti, due volte oro olimpico nella vita, fermato da un soffio al cuore quando ancora stava costruendo il suo mitoda «miglior ranista della storia» e quando rappresentava il meglio del meglio delle acque azzurre. DestinatarioMagnini Filippo.
«Penso che abbia parlato un po’ troppo a caldo – sibila Fioravanti al Vostro -, con la vena che alimenta il cervello ancora un po’ chiusa dalla gara che aveva appena terminato. Il binomio atleta-allenatore divide i meriti quando vince e quando perde. Aveva bisogno di dire qualcosa al tecnico? Beh, doveva andare dal tecnico… non in tv. Comunque la sua uscita non mi stupisce».
Il peso delle parole di Fioravanti fa capire in modo discreto che Magnini è conosciuto in vasca anche per queste uscite che il pesarese ha confermato tramite il web, esattamente sul suo profilo Twitter, quasi in contemporanea alle parole consegnate al Vostro da “Fiore”. «Io ho solo detto: abbiamo sbagliato tutti: io, claudio, il preparatore, i fisio, la Nazionale – questo il primo “cinguettio” di Magnini -. Quando si perde bisogna unirsi per ripartire».
Al montare di critiche e offese (gratuite) Filippo è stato costretto a una brusca ritirata e ha addirittura annunciato un abbandono del mondo di tw. Ecco la frase: «Passo e chiudo, ora abbandono il mondo di tw. I social network sono pieni di gente cattiva». Così pochi secondi dopo: «Ciao a tutti i grandi fans e anche a quelli che ci criticano in maniera costruttiva ed educata. Quelli sì… gli imbecilli non li saluto!».
Fioravanti passa oltre e stacca la Pellegrini dal turbine che travolge i due e tutto il nuoto azzurro. «Lei si è presa le sue responsabilità – commenta Domenico -. Lei si allena bene, la conosco, è pignola. In gara, però, non è riuscita a esprimersi al 100 per cento per motivi di forma e forse di dosaggio degli allenamenti. La preparazione della ragazza è stata probabilmente calibrata male. Qualche volta non ci sono risposte alle domande che vengono dopo risultati così brutti».
La stilettata finale di Fioravanti: «Ci siamo abituati troppo bene. Prima di Sydney questi livelli ce li sognavamo, poi è arrivata la mia generazione e ha fatto bene. Dopo di noi è stata la volta dei Magnini e delle Pellegrini, attori protagonisti di un ciclo che forse si sta concludendo. In Italia, però, si commette l’errore di dare ai fuoriclasse, quando emergono, il peso della responsabilità di tener su tutto il movimento. Quando abbiamo un fenomeno, pensiamo subito che tutta la nazionale sia fatta di fenomeni: che errore. Non siamo stati e non saremo mai a livello delle big come Usa, Australia,Giappone, Francia: rassegniamoci. Comunque il futuro del nuoto azzurro io lo vedo: la Bianchi,Scozzoli, Dotto e Paltrinieri possono dare molto. Basta lasciarli crescere e non dimenticarsi di coltivare la base del movimento sportivo del nuoto».
Tratto da: il Vostro Quotidiano

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