Come spendere meno al supermercato

lunedì 17 settembre 2012

 
 
Il 20% dei nostri risparmi mensili se ne va per fare la spesa. In media, si parla di circa 6.400 euro l'anno destinati a prodotti alimentari, per la casa o per l'igiene personale. Ma l'ultima indagine annuale di Altroconsumo sulla convenienza nei supermercati mostra come sia possibile arrivare a risparmiare fino a 3.500 euro l'anno: dimezzando, di fatto, il costo dei carrelli della spesa.
L'analisi di Altroconsumo si basa su un database di quasi 900mila prezzi di prodotti alimentari e per la casa, registrati in 950 punti vendita tra ipermercati, supermercati e hard discount. Creando dei carrelli-tipo, contenenti un mix di acquisti che rifletta varie tipologie di spesa da parte delle famiglie italiane medie, gli analisti dell'associazione di consumatori hanno quindi stilato una classifica delle città italiane in cui è più conveniente fare la spesa.

La città più cara in assoluto risulta essere Aosta, dove in media si spendono 6.740 euro l'anno: circa 340 euro in più rispetto alla media nazionale. Sorprendentemente, il carovita si avverte più al Sud che non nel Nord Italia: a Catania, Siracusa, Cagliari, Cosenza e Messina la spesa media si aggira sempre intorno ai 6.600 euro. Le città più convenienti, invece, sono Pisa, Firenze e Verona, dove il costo annuo si attesta intorno ai 6.000 euro o meno.

uno scenario a macchie di leopardo – commenta Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo – dovuto al fatto che in alcune regioni c'è un contesto distributivo più moderno e quindi più concorrenziale. Nelle città più convenienti c'è un maggior numero di punti vendita che esercitano una forte concorrenza sul prezzo come punto di forza per fidelizzare i clienti".

Risparmiare è possibile, ma bisogna respingere le lusinghe dei marchi premium. La spesa costa il 24% in meno se si scelgono i prodotti in offerta; il 38% in meno se si privilegiano i beni con il marchio del supermercato; e il 55% in meno se si opta per un carrello pieno esclusivamente di prodotti primo prezzo. "Con queste accortezze è possibile assorbire interamente gli aumenti del carovita previsti per i prossimi mesi e per il 2013", rileva ancora il presidente.

Ma il risparmio maggiore è legato alla scelta degli hard discount: si arriva così a tagliare il 61% sul costo medio della spesa, pari anche a 3.500 euro l'anno. Senza rinunciare alla qualità. "È vero, ci sono ancora un po' di pregiudizi verso le marche da hard discount. Ma sono privi di fondamento: tutte le indagini di Altroconsumo su diverse tipologie di beni non hanno mai riscontrato una qualità inferiore rispetto ai prodotti premium. Al contrario, in alcuni casi la qualità era addirittura migliore", conclude Martinello.
wired.it

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