A BERLINO CRESCE IL FRONTE ANTI EURO ?

giovedì 2 agosto 2012


NEW YORK - Con gli occhi bendati verso il disastro. Questo grido di allarme sulle sorti dell'eurozona, lanciato una settimana fa dall'Institute for New Economic Thinking, ha inserito il think tank americano sponsorizzato dal finanziere George Soros. Uno dei 17 firmatari è il professor Lars Feld dell'Università di Friburgo. Consigliere del governo e del ministero delle finanze tedesco, Feld ha il difficile compito di navigare tra le contrapposte pulsioni che animano la Germania.
Feld dice: «Abbiamo avuto un enorme esposizione mediatica: giornali e televisioni hanno sottolineato come tanti studiosi internazionali concordassero con il programma di riduzione del debito disegnato dal Consiglio degli Esperti di Economia del governo tedesco, e sulla necessità di arrivare nel futuro in Europa ad una unificazione del sistema bancario. A livello governativo invece la reazione è stata fredda, e il documento ha incontrato forti resistenze nel suo invito a redimere parte dei debiti sovrani. Più che il nostro rapporto sono stati il peggiorare della crisi in Grecia e in Spagna, a causare la pronta adesione della cancelliera Merkel e di Francois Hollande all'appello di Draghi». StaffTerra Isolana

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