NAPOLITANO NON SCORDA BOLOGNA

giovedì 2 agosto 2012

''Il tener vivo il ricordo delle vittime innocenti del terrorismo consente di trasmettere e condividere il senso della liberta' e della democrazia, la volonta' di contribuire alla tutela dei principi e dei diritti costituzionali''. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, di cui oggi ricorre il trentaduesimo anniversario.

"Nel trentaduesimo anniversario della strage rivolgo il mio pensiero commosso - scrive Napolitano al presidente dell'Associazione dei famigliari delle vittime, Paolo Bolognesi - alle ottantacinque vittime di quel vile atto terroristico e agli oltre duecento feriti, rimasti indelebilmente segnati dall'orrore di quella mattina, e sono vicino ai famigliari delle vittime e dei feriti. Il decorrere del tempo non lenisce il loro dolore e rinsalda in essi l'impegno nel perpetuare la memoria di uno dei più tragici fatti della storia del nostro Paese".
"Come ebbi a dire lo scorso 9 maggio, il tener vivo - anche nelle sue forme più sofferte - il ricordo delle vittime innocenti del terrorismo - sottolinea il Capo dello Stato - consente di trasmettere e condividere il senso della libertà e della democrazia, la volontà di contribuire alla tutela dei principi e dei diritti costituzionali, da qualunque parte vengano insidiati o feriti. In questa ottica, assumono particolare importanza sia le iniziative intraprese per ricostruire ogni aspetto delle inchieste giudiziarie e parlamentari sulla strage sia quelle, umanamente toccanti, che ripercorrono quel drammatico 2 agosto 1980 attraverso i volti e le storie delle vittime e di tutti coloro che hanno visto violentemente interrotti sogni, speranze, prospettive e che oggi testimoniano la brutalità senza senso di un attentato tanto folle quanto feroce. Con questo spirito, esprimo a lei, illustre presidente, ai feriti e ai famigliari".   T.I.

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