Benedetto XVI 19-04-2005 28-02-2013

venerdì 1 marzo 2013

Dimissioni Papa, il fotoracconto della giornata   Dimissioni Papa, il volo in elicottero
foto:agf e ansa
 
 

10.50 Il Papa saluta i cardinali : "Prometto reverenza al mio successore"

«La vostra vicinanza e il vostro consiglio sono stati di grande aiuto nel mio ministero». «Tra di voi c'è anche il futuro Papa a cui prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza». «Il collegio dei cardinali sia come un'orchestra in cui le diversità» possano portare ad «una concorde armonia». Lo ha detto Papa Benedetto XVI rivolgendosi ai cardinali.

11.00 Benedetto XVI ai cardinali cita il teologo Romano Guardini: "La Chiesa e il suo misterioso legame con Cristo"

Il Papa, nel suo discorso di congedo dal collegio cardinalizio, ha voluto riproporre «un pensiero semplice che - ha detto - mi sta molto a cuore, un pensiero sulla chiesa e sul suo mistero». Un pensiero che, ha ricordato, è stato formulato da Romano Guardini «nell'anno in cui i padri durante il Vaticano II approvavano la Lumen Gentium».

«Parole - ha aggiunto - che mi sono particolaremente care» e conservo il libro con la «dedica personale di Guardini»: «la chiesa - ecco il pensiero - non è una istiutuzione escogitata» da qualcuno o «costruita a tavolino, ma è una una relata' vivente» che vive, anche «trasformandosi,  eppure nella sua natura rimane sempre la stessa e la sua natura è Cristo».

Questa, ha affermato, è stata anche la nostra esperienza di ieri in piazza, «vedere che che la chiesa è un corpo vivo», «è nel mondo ma non è del mondo». Ancora pensando a Guardini, ha aggiunto Benedetto XVI, ricordiamo che «la chiesa si risveglia nelle anime, la chiesa vive, cresce» ed è «opera dello Spirito santo».

11. 15 Il fraterno saluto di papa Ratzinger con i cardinali: "Grazie per il vostro aiuto"

Il Pontefice sta ora salutando in Sala Clementina tutti i cardinali personalmente. Con tutti sta scambiando alcune parole di saluto. Molti i volti commossi, il Papa è sereno e sorridente.

11.30 Una lunga stretta di mano tra papa Ratzinger e il cardinale Scola

È stata particolarmente lunga e amichevole la stretta di mano di Benedetto XVI con l'arcivescovo di Milano, dato tra i più accreditati alla sua successione, durante il saluto del Papa ai cardinali nella Sala Clementina. Il Pontefice e il cardinale Scola si sono intrattenuti a parlare, con fare sorridente, per alcuni istanti

11. 45 Il cardinale Tagle strappa un sorriso a Benedetto XVI

Un momento particolarmente cordiale e sorridente, durante il saluto ai cardinali nella Sala Clementina, è stata la stretta di mano di benedetto XVI con il porporato filippino Luis Antonio Tagle, giovane arcivescovo di Manila (55 anni), accreditato tra i «papabili». Tagle si è infatti avvicinato al Papa per dirgli una cosa sottovoce all'orecchio, dopo di che sia il cardinale che il Pontefice sono scoppiati in una risata.

12.11 Dopo i saluti il Papa si ritira

È terminato il saluto dei cardinali a Papa Benedetto XVI che ha lasciato la Sala Clementina.Al termine del breve discorso di commiato del Papa, i 144 cardinali presenti oggi nella Sala Clementina, sono sfilati uno ad uno davanti a Benedetto XVI-Joseph Ratzinger. Non ha tradito particolari predilezioni, l'anziano Pontefice dimissionario, mentre rispondeva alle frasi di saluto e gratitudine che i porporati gli bisbigliavano.

Solo con il cardinale Stanislao Dziwisz è stato lui a parlare per primo, forse per sollevare lo storico segretario di Giovanni Paolo II dall'imbarazzo di qualche frase «dal sen fuggita», e poi prontamente smentita, sullo «scendere dalla Croce» di un Papa che rinuncia.

A strappare più di un sorriso a Papa Benedetto è stato invece il filippino Luis Antonio Tagle, quello che piangeva al Concistoro del 24 novembre scorso, nel ricevere la berretta, e che il Papa dovette consolare.Il cardinale Tagle, che i media danno tra i possibili papabili ha sussurrato a lungo all'orecchio del Pontefice dimissionario, strappandogli poi una bella risata. A farlo sorridere con un'espressione di gratitudine è riuscito anche il cardinale austriaco Christopher Schoenborn, il suo allievo nella teologia e sostenitore nelal lotta alla pedofilia.

Sorridente però il Papa lo è stato con tutti, rispondendo con garbo e attenzione a ciascuno, Scola ad esempio è stato a colloquio qualche istante di più degli altri. Al presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che lo salutava, il Pontefice dimissionario ha risposto battendogli affettuosanente un braccio.

I capi dicastero Sandri e Piacenza (considerati forse a torto rispettivamente gli eredi di Sodano e Bertone) sono stati trattenuti meno, anche se nei pochi secondi hanno parlato in fretta, come se dovessero dire qualcosa d'importante al Papa. Quasi attoniti due papabili più accreditati d'Oltreoceano, il brasiliano Odilo Scherer e lo statunitense Sean O'Malley, campione con Schoenborn della lotta alla pedofilia e molto amato in America Latina per il grande lavoro fatto negli Usa in aiuto dei latinos. Il più emozionato di tutti però era certamente Marc Ouellet, il religioso sulpiziano canadese chiamato due anni fa a guidare la Congregazione dei vescovi. Molto ratzingeriano anche nei modi, ha salutato con garbo e senza dir nulla è andato via quasi subito.

13.00 palazzo apostolico  

Benedetto XVI consuma il suo ultimo pasto nell'appartamento papale. A tavola con lui i due segretari e le quattro «memores Domini», le laiche consacrate di Comunione e Liberazione che lo seguiranno a Castel Gandolfo e quindi, fra un paio di mesi, nel monastero in Vaticano. C'è commozione, ma anche serenità. L'abitazione del Pontefice è ormai in disarmo. Sono stati scelti i documenti e le carte personali, non legate all'ufficio papale, che Ratzinger porterà con sé. Tutto il resto è destinato all'archivio segreto, nella sezione dedicata al pontificato di Benedetto XVI ormai concluso. Altri scatoloni e altre carte devono essere passate davanti agli occhi e tornare alla memoria della famiglia pontificia: quelle dello scandalo vatileaks, quelle sequestrate in casa del maggiordomo Paolo Gabriele, quelle trafugate e fotocopiate dall'aiutante di camera. Il tempo per il risposo pomeridiano è breve. L'ora della partenza arriva presto. 

16.39 Castel Gandolfo: calato il drappo pontificio sul balcone dal quale si affaccerà il Papa

Il drappo pontificio con lo stemma papale è stato calato sul balcone del palazzo apostolico dal quale Benedetto XVI si affaccerà per il suo ultimo saluto da Papa diretto ai fedeli. Il suo arrivo è previsto intorno alle 17.30, dopo che l'elicottero che decollerà alle 17 dal Vaticano atterrerà all'eliporto delle Ville Vaticane nel territorio al confine tra Castel Gandolfo e Albano. 

Sarà accolto dall'arcivescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro, dal parroco di Castel Gandolfo don Pietro Diletti, dal sindaco Milvia Monachesi e dal direttore delle Ville Pontificie Saverio Petrillo. Quindi, il corteo si dirigerà alla volta del palazzo apostolico, in piazza della Libertà, nel cuore del centro storico della cittadina dei Castelli romani. Nell'attesa, sarà recitato il Rosario e verranno letti cinque brani con le riflessioni di Benedetto XVI, il cui arrivo sarà salutato al suono delle campane a festa.

16.40 Il Papa sta per lasciare il palazzo Apostolico

Dentro il palazzo apostolico, il cortile San Damaso è affollato da cardinali, vescovi, sacerdoti, suore, tutti i dipendenti vaticani. La Guardia Svizzera è pronta per il picchetto d'onore. L'auto blu che porterà Benedetto XVI al vicino eliporto vaticano, a cinque minuti di distanza, in posizione.
 
16.55 il Papa lascia il palazzo apostolico vaticano accomiatandosi dal cardinale Tarcisio Bertone e dal resto della Curia
 
Benedetto XVI si trasferirà poi in auto all'eliporto vaticano, dove verrà salutato dal cardinale decano Angelo Sodano. La partenza in elicottero è prevista poco dopo le 17, l'arrivo all'eliporto di Castel Gandolfo un quarto d'ora dopo. Ad accoglierlo, il cardinale presidente del Governatorato vaticano Giuseppe Bertello, il segretario arcivescovo Giuseppe Sciacca, il vescovo di Albano Semeraro, il direttore delle Ville pontificie Petrillo, il sindaco e il parroco di Castel Gandolfo. Alle 17.30, infine, il commiato dai fedeli con un ultimo, breve saluto a braccio dal balcone. Poi Benedetto XVI sparirà. Alle 20 non sarà più Papa
 
16.56 cortile di San Damaso  

Con il bastone nero nella mano, a piccoli passi, il Papa esce dal palazzo apostolico per l'ultima volta. Lo attendono i superiori della Segreteria di Stato. Ci sono le guardie svizzere in alta uniforme, schierate al gran completo. Eravamo abituati a vedere queste partenze dal Quirinale, alla fine del settennato dei presidenti della Repubblica. Ma si erano viste di un Papa, che si accommiata dalla sua curia. C'è una piccola folla di cittadini vaticani, tenuti a distanza, che applaude e grida «Viva il Papa». Ratzinger saluta da lontano, sorride, poi s'infila nella berlina nera con le bandierine dello Stato pontificio. Don Georg siede al suo fianco sul sedile posteriore. L'autista che lo accompagna all'eliporto è in lacrime. Lì lo attendono il cardinale Sodano, e il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governatorato. Il Papa sale nell'elicottero dell'aeronautica militare italiana. 

16.56 il saluto a Vallini e Comastri

All'uscita dall'appartamento papale, prima di lasciare il Vaticano e recarsi a Castel Gandolfo, Benedetto XVI è stato salutato dal vicario di Roma cardinale Agostino Vallini e dal vicario per la Città del Vaticano card. Angelo Comastri

17.00 Lascia cortile san Damaso 

Benedetto XVI ha lasciato in auto il cortile di San Damaso, accompagnato da Monsignor George, per recarsi all'eliporto per decollare alal volta di Castel Gandolfo.  

17.05 L'ULTIMO TWEET: GRAZIE PER IL VOSTRO AMORE E IL VOSTRO SOSTEGNO

17.08 Eliporto del Vaticano  

Don Georg sistema la cintura di sicurezza al Papa, un istante dopo il decollo. Con Ratzinger, in volo, ci sono anche il secondo segretario, il maltese Alfred Xuereb; il medico personale Patrizio Polisca, il reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza. Il tragitto sui cieli di Roma è breve, immortalato istante dopo istante. Vengono alla memoria le immagini di un altro ultimo viaggio, quello che Giovanni Paolo II fece uscendo dal Gemelli, sotto l'occhio impietoso della telecamera che riprese ogni momentoa. Ma quello era un Pontefice malato, ormai al termine della sua vita, non il primo Papa dimissionario dopo sei secoli. L'elicottero si staglia dietro al Cupolone, sorvola il Tevere, passa sopra al Colosseo, il luogo della Via Crucis di ogni Venerdì Santo, un simbolo anche per il pontificato ratzingeriano perché proprio da quel luogo, nelle meditazioni della Via Crucis del marzo 2005, l'allora Prefetto della dottrina della fede parlò di quella «sporcizia nella Chiesa» contro la quale avrebbe molto combattuto senza riuscire sempre a debellarla. 

17.07 Lascia il vaticano in elicottero, suonano le campane di san Pietro

Papa Benedetto XVI ha lasciato il Vaticano. Il suo elicottero si è levato dal suolo poco prima delle 17.05 in direzione di Castel Gandolfo, dove questa sera alle 20 decadrà da Romano Pontefice. Suonano le campane di San Pietro.

All'eliporto il Papa si è accomiatato dal cardinale decano Angelo Sodano e dal cardinale Giovanni Lajolo. Il Papa ha levato le mani per un ultimo saluto in direzione delle persone che lo salutavano da lontano.

L'arrivo a Castel Gandolfo è previsto alle 17.15. Il Papa viaggia su un elicottero della Repubblica italiana. Con lui mons. Georg Gaenswein, segretario personale, e mons. Leonardo Sapienza. Il Centro televisivo vaticano trasmette da un secondo elicottero le immagini del viaggio.

17.23 Benedetto XVI è atterrato a Castel Gandolfo

Benedetto XVI è arrivato a Castel Gandolfo. L'elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato nell'eliporto della cittadina sui Colli Albani, a poca distanza dal Palazzo pontificio dove il Papa uscente risiederà nei prossimi due mesi

17.32 Ratzinger è arrivato nel palazzo di Castel Gandolfo

Benedetto XVI è arrivato nel Palazzo pontificio di Castel Gandolfo, dove risiederà per circa due mesi, prima di trasferirsi in quella che sarà la sua nuova residenza, nell'ex monastero di clausura nei Giardini Vaticani

17.35 La piazza gremita accoglie il Papa

La piazza della Liberta', antistante al palazzo Pontificio di Castel Gandolfo e' gremita di fedeli in attesa di poter salutare il papa appena giunto da Roma. Le campane stanno suonando a festa.

17.38 Si affaccia dal balcone

Il Papa si affaccia dal balcone del Palazzo Apostolico a Castel Gandolfo 

17.41 L'ultima benedizione

«Cari amici, sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del Creato e dalla vostra simpatia che mi fa molto bene».«Voi sapete - ha ripreso il Papa dopo essere stato interrotto dagli applausi - che questo giorno mio è diverso da quelli precedenti: non sono più Pontefice Sommo della Chiesa cattolica: fino alle otto di sera lo sarò ancora, poi non più. Sono semplicemente un pellegrino che inizia l'ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora», ...«ma vorrei ancora - ha ripreso dopo essere stato interrotto dagli applausi - con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell'umanità. E mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie, vi imparto adesso con tutto il cuore la mia benedizione. Sia benedetto Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Grazie, buona notte. Grazie a voi tutti».

19.56 Tutto è pronto per la chiusura del portone di Castel Gandolfo

20.01 Si chiude il portone di Castel Gandolfo, termina il pontificato e inizia sede vacante.  vaticaninsider.lastampa.it

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