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martedì 1 ottobre 2013

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mercoledì 25 settembre 2013

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L'argentino Bergoglio è Papa Francesco

giovedì 14 marzo 2013

   
 
La fumata bianca che ha annunciato al mondo la sua elezione è arrivata alla quinta votazione, nella seconda giornata del Conclave. Uno scrutinio in più di quanto richiesto, otto anni fa, per l'elezione di Benedetto XVI. Il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare alle 19.06, la piazza San Pietro gremita di fedeli sin dalla mattinata è esplosa in un boato: «Viva il Papa! Viva il Papa!».
Francesco I è il primo Papa dell'America latina. E' il primo Papa gesuita. Fu il contendente di Joseph Ratzinger al Conclave del 2005 e, ora, smentendo alcune ricostruzioni approssimative che lo volevano restio a diventare Papa, ha preso il suo testimone.Alle ore 20.13 ha commosso la folla anche l'Habemus Papam con la voce resa incerta dalla sofferenza per il Parkinson del cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran dalla Loggia centrale della Basilica che recita : Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:

Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Georgium Marium
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit Franciscum

Jorge Mario Bergoglio, si è presentato vestito di bianco, ma senza indossare la mozzetta rossa, la tipica mantellina papale che pure era stata preparata insieme agli abiti. Anche la stola ha fatto la sua comparsa sulle sue spalle solo per il tempo della benedizione:Fratelli e sorelle, buonasera!

Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell'accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell'Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l'uno per l'altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l'evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.

[…]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell'accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!

Il neo eletto pontefice Jorge Mario Bergoglio è un gesuita ed è Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina) dove è nato il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San José di San Miguel.
Il bisnonno è nato a Portacomaro, in provincia di Asti. Da lì il padre del Pontefice emigrò a Torino prima di emigrare in Argentina. Nei giorni scorsi il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, lo aveva invitato con una lettera a visitare i suoi luoghi natale.
 Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Lujan, Monsignor Emilio Ogénovich. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.Il nuovo Papa vive con un solo polmone da quando era adolescente. Lo riportano i media americani precisando che il Pontefice avrebbe subito l'asportazione di un polmone da ragazzo a causa di una infezione respiratoria.

Benedetto XVI 19-04-2005 28-02-2013

venerdì 1 marzo 2013

Dimissioni Papa, il fotoracconto della giornata   Dimissioni Papa, il volo in elicottero
foto:agf e ansa
 
 

10.50 Il Papa saluta i cardinali : "Prometto reverenza al mio successore"

«La vostra vicinanza e il vostro consiglio sono stati di grande aiuto nel mio ministero». «Tra di voi c'è anche il futuro Papa a cui prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza». «Il collegio dei cardinali sia come un'orchestra in cui le diversità» possano portare ad «una concorde armonia». Lo ha detto Papa Benedetto XVI rivolgendosi ai cardinali.

11.00 Benedetto XVI ai cardinali cita il teologo Romano Guardini: "La Chiesa e il suo misterioso legame con Cristo"

Il Papa, nel suo discorso di congedo dal collegio cardinalizio, ha voluto riproporre «un pensiero semplice che - ha detto - mi sta molto a cuore, un pensiero sulla chiesa e sul suo mistero». Un pensiero che, ha ricordato, è stato formulato da Romano Guardini «nell'anno in cui i padri durante il Vaticano II approvavano la Lumen Gentium».

«Parole - ha aggiunto - che mi sono particolaremente care» e conservo il libro con la «dedica personale di Guardini»: «la chiesa - ecco il pensiero - non è una istiutuzione escogitata» da qualcuno o «costruita a tavolino, ma è una una relata' vivente» che vive, anche «trasformandosi,  eppure nella sua natura rimane sempre la stessa e la sua natura è Cristo».

Questa, ha affermato, è stata anche la nostra esperienza di ieri in piazza, «vedere che che la chiesa è un corpo vivo», «è nel mondo ma non è del mondo». Ancora pensando a Guardini, ha aggiunto Benedetto XVI, ricordiamo che «la chiesa si risveglia nelle anime, la chiesa vive, cresce» ed è «opera dello Spirito santo».

11. 15 Il fraterno saluto di papa Ratzinger con i cardinali: "Grazie per il vostro aiuto"

Il Pontefice sta ora salutando in Sala Clementina tutti i cardinali personalmente. Con tutti sta scambiando alcune parole di saluto. Molti i volti commossi, il Papa è sereno e sorridente.

11.30 Una lunga stretta di mano tra papa Ratzinger e il cardinale Scola

È stata particolarmente lunga e amichevole la stretta di mano di Benedetto XVI con l'arcivescovo di Milano, dato tra i più accreditati alla sua successione, durante il saluto del Papa ai cardinali nella Sala Clementina. Il Pontefice e il cardinale Scola si sono intrattenuti a parlare, con fare sorridente, per alcuni istanti

11. 45 Il cardinale Tagle strappa un sorriso a Benedetto XVI

Un momento particolarmente cordiale e sorridente, durante il saluto ai cardinali nella Sala Clementina, è stata la stretta di mano di benedetto XVI con il porporato filippino Luis Antonio Tagle, giovane arcivescovo di Manila (55 anni), accreditato tra i «papabili». Tagle si è infatti avvicinato al Papa per dirgli una cosa sottovoce all'orecchio, dopo di che sia il cardinale che il Pontefice sono scoppiati in una risata.

12.11 Dopo i saluti il Papa si ritira

È terminato il saluto dei cardinali a Papa Benedetto XVI che ha lasciato la Sala Clementina.Al termine del breve discorso di commiato del Papa, i 144 cardinali presenti oggi nella Sala Clementina, sono sfilati uno ad uno davanti a Benedetto XVI-Joseph Ratzinger. Non ha tradito particolari predilezioni, l'anziano Pontefice dimissionario, mentre rispondeva alle frasi di saluto e gratitudine che i porporati gli bisbigliavano.

Solo con il cardinale Stanislao Dziwisz è stato lui a parlare per primo, forse per sollevare lo storico segretario di Giovanni Paolo II dall'imbarazzo di qualche frase «dal sen fuggita», e poi prontamente smentita, sullo «scendere dalla Croce» di un Papa che rinuncia.

A strappare più di un sorriso a Papa Benedetto è stato invece il filippino Luis Antonio Tagle, quello che piangeva al Concistoro del 24 novembre scorso, nel ricevere la berretta, e che il Papa dovette consolare.Il cardinale Tagle, che i media danno tra i possibili papabili ha sussurrato a lungo all'orecchio del Pontefice dimissionario, strappandogli poi una bella risata. A farlo sorridere con un'espressione di gratitudine è riuscito anche il cardinale austriaco Christopher Schoenborn, il suo allievo nella teologia e sostenitore nelal lotta alla pedofilia.

Sorridente però il Papa lo è stato con tutti, rispondendo con garbo e attenzione a ciascuno, Scola ad esempio è stato a colloquio qualche istante di più degli altri. Al presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che lo salutava, il Pontefice dimissionario ha risposto battendogli affettuosanente un braccio.

I capi dicastero Sandri e Piacenza (considerati forse a torto rispettivamente gli eredi di Sodano e Bertone) sono stati trattenuti meno, anche se nei pochi secondi hanno parlato in fretta, come se dovessero dire qualcosa d'importante al Papa. Quasi attoniti due papabili più accreditati d'Oltreoceano, il brasiliano Odilo Scherer e lo statunitense Sean O'Malley, campione con Schoenborn della lotta alla pedofilia e molto amato in America Latina per il grande lavoro fatto negli Usa in aiuto dei latinos. Il più emozionato di tutti però era certamente Marc Ouellet, il religioso sulpiziano canadese chiamato due anni fa a guidare la Congregazione dei vescovi. Molto ratzingeriano anche nei modi, ha salutato con garbo e senza dir nulla è andato via quasi subito.

13.00 palazzo apostolico  

Benedetto XVI consuma il suo ultimo pasto nell'appartamento papale. A tavola con lui i due segretari e le quattro «memores Domini», le laiche consacrate di Comunione e Liberazione che lo seguiranno a Castel Gandolfo e quindi, fra un paio di mesi, nel monastero in Vaticano. C'è commozione, ma anche serenità. L'abitazione del Pontefice è ormai in disarmo. Sono stati scelti i documenti e le carte personali, non legate all'ufficio papale, che Ratzinger porterà con sé. Tutto il resto è destinato all'archivio segreto, nella sezione dedicata al pontificato di Benedetto XVI ormai concluso. Altri scatoloni e altre carte devono essere passate davanti agli occhi e tornare alla memoria della famiglia pontificia: quelle dello scandalo vatileaks, quelle sequestrate in casa del maggiordomo Paolo Gabriele, quelle trafugate e fotocopiate dall'aiutante di camera. Il tempo per il risposo pomeridiano è breve. L'ora della partenza arriva presto. 

16.39 Castel Gandolfo: calato il drappo pontificio sul balcone dal quale si affaccerà il Papa

Il drappo pontificio con lo stemma papale è stato calato sul balcone del palazzo apostolico dal quale Benedetto XVI si affaccerà per il suo ultimo saluto da Papa diretto ai fedeli. Il suo arrivo è previsto intorno alle 17.30, dopo che l'elicottero che decollerà alle 17 dal Vaticano atterrerà all'eliporto delle Ville Vaticane nel territorio al confine tra Castel Gandolfo e Albano. 

Sarà accolto dall'arcivescovo di Albano monsignor Marcello Semeraro, dal parroco di Castel Gandolfo don Pietro Diletti, dal sindaco Milvia Monachesi e dal direttore delle Ville Pontificie Saverio Petrillo. Quindi, il corteo si dirigerà alla volta del palazzo apostolico, in piazza della Libertà, nel cuore del centro storico della cittadina dei Castelli romani. Nell'attesa, sarà recitato il Rosario e verranno letti cinque brani con le riflessioni di Benedetto XVI, il cui arrivo sarà salutato al suono delle campane a festa.

16.40 Il Papa sta per lasciare il palazzo Apostolico

Dentro il palazzo apostolico, il cortile San Damaso è affollato da cardinali, vescovi, sacerdoti, suore, tutti i dipendenti vaticani. La Guardia Svizzera è pronta per il picchetto d'onore. L'auto blu che porterà Benedetto XVI al vicino eliporto vaticano, a cinque minuti di distanza, in posizione.
 
16.55 il Papa lascia il palazzo apostolico vaticano accomiatandosi dal cardinale Tarcisio Bertone e dal resto della Curia
 
Benedetto XVI si trasferirà poi in auto all'eliporto vaticano, dove verrà salutato dal cardinale decano Angelo Sodano. La partenza in elicottero è prevista poco dopo le 17, l'arrivo all'eliporto di Castel Gandolfo un quarto d'ora dopo. Ad accoglierlo, il cardinale presidente del Governatorato vaticano Giuseppe Bertello, il segretario arcivescovo Giuseppe Sciacca, il vescovo di Albano Semeraro, il direttore delle Ville pontificie Petrillo, il sindaco e il parroco di Castel Gandolfo. Alle 17.30, infine, il commiato dai fedeli con un ultimo, breve saluto a braccio dal balcone. Poi Benedetto XVI sparirà. Alle 20 non sarà più Papa
 
16.56 cortile di San Damaso  

Con il bastone nero nella mano, a piccoli passi, il Papa esce dal palazzo apostolico per l'ultima volta. Lo attendono i superiori della Segreteria di Stato. Ci sono le guardie svizzere in alta uniforme, schierate al gran completo. Eravamo abituati a vedere queste partenze dal Quirinale, alla fine del settennato dei presidenti della Repubblica. Ma si erano viste di un Papa, che si accommiata dalla sua curia. C'è una piccola folla di cittadini vaticani, tenuti a distanza, che applaude e grida «Viva il Papa». Ratzinger saluta da lontano, sorride, poi s'infila nella berlina nera con le bandierine dello Stato pontificio. Don Georg siede al suo fianco sul sedile posteriore. L'autista che lo accompagna all'eliporto è in lacrime. Lì lo attendono il cardinale Sodano, e il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governatorato. Il Papa sale nell'elicottero dell'aeronautica militare italiana. 

16.56 il saluto a Vallini e Comastri

All'uscita dall'appartamento papale, prima di lasciare il Vaticano e recarsi a Castel Gandolfo, Benedetto XVI è stato salutato dal vicario di Roma cardinale Agostino Vallini e dal vicario per la Città del Vaticano card. Angelo Comastri

17.00 Lascia cortile san Damaso 

Benedetto XVI ha lasciato in auto il cortile di San Damaso, accompagnato da Monsignor George, per recarsi all'eliporto per decollare alal volta di Castel Gandolfo.  

17.05 L'ULTIMO TWEET: GRAZIE PER IL VOSTRO AMORE E IL VOSTRO SOSTEGNO

17.08 Eliporto del Vaticano  

Don Georg sistema la cintura di sicurezza al Papa, un istante dopo il decollo. Con Ratzinger, in volo, ci sono anche il secondo segretario, il maltese Alfred Xuereb; il medico personale Patrizio Polisca, il reggente della Casa Pontificia, monsignor Leonardo Sapienza. Il tragitto sui cieli di Roma è breve, immortalato istante dopo istante. Vengono alla memoria le immagini di un altro ultimo viaggio, quello che Giovanni Paolo II fece uscendo dal Gemelli, sotto l'occhio impietoso della telecamera che riprese ogni momentoa. Ma quello era un Pontefice malato, ormai al termine della sua vita, non il primo Papa dimissionario dopo sei secoli. L'elicottero si staglia dietro al Cupolone, sorvola il Tevere, passa sopra al Colosseo, il luogo della Via Crucis di ogni Venerdì Santo, un simbolo anche per il pontificato ratzingeriano perché proprio da quel luogo, nelle meditazioni della Via Crucis del marzo 2005, l'allora Prefetto della dottrina della fede parlò di quella «sporcizia nella Chiesa» contro la quale avrebbe molto combattuto senza riuscire sempre a debellarla. 

17.07 Lascia il vaticano in elicottero, suonano le campane di san Pietro

Papa Benedetto XVI ha lasciato il Vaticano. Il suo elicottero si è levato dal suolo poco prima delle 17.05 in direzione di Castel Gandolfo, dove questa sera alle 20 decadrà da Romano Pontefice. Suonano le campane di San Pietro.

All'eliporto il Papa si è accomiatato dal cardinale decano Angelo Sodano e dal cardinale Giovanni Lajolo. Il Papa ha levato le mani per un ultimo saluto in direzione delle persone che lo salutavano da lontano.

L'arrivo a Castel Gandolfo è previsto alle 17.15. Il Papa viaggia su un elicottero della Repubblica italiana. Con lui mons. Georg Gaenswein, segretario personale, e mons. Leonardo Sapienza. Il Centro televisivo vaticano trasmette da un secondo elicottero le immagini del viaggio.

17.23 Benedetto XVI è atterrato a Castel Gandolfo

Benedetto XVI è arrivato a Castel Gandolfo. L'elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato nell'eliporto della cittadina sui Colli Albani, a poca distanza dal Palazzo pontificio dove il Papa uscente risiederà nei prossimi due mesi

17.32 Ratzinger è arrivato nel palazzo di Castel Gandolfo

Benedetto XVI è arrivato nel Palazzo pontificio di Castel Gandolfo, dove risiederà per circa due mesi, prima di trasferirsi in quella che sarà la sua nuova residenza, nell'ex monastero di clausura nei Giardini Vaticani

17.35 La piazza gremita accoglie il Papa

La piazza della Liberta', antistante al palazzo Pontificio di Castel Gandolfo e' gremita di fedeli in attesa di poter salutare il papa appena giunto da Roma. Le campane stanno suonando a festa.

17.38 Si affaccia dal balcone

Il Papa si affaccia dal balcone del Palazzo Apostolico a Castel Gandolfo 

17.41 L'ultima benedizione

«Cari amici, sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del Creato e dalla vostra simpatia che mi fa molto bene».«Voi sapete - ha ripreso il Papa dopo essere stato interrotto dagli applausi - che questo giorno mio è diverso da quelli precedenti: non sono più Pontefice Sommo della Chiesa cattolica: fino alle otto di sera lo sarò ancora, poi non più. Sono semplicemente un pellegrino che inizia l'ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora», ...«ma vorrei ancora - ha ripreso dopo essere stato interrotto dagli applausi - con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell'umanità. E mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie, vi imparto adesso con tutto il cuore la mia benedizione. Sia benedetto Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Grazie, buona notte. Grazie a voi tutti».

19.56 Tutto è pronto per la chiusura del portone di Castel Gandolfo

20.01 Si chiude il portone di Castel Gandolfo, termina il pontificato e inizia sede vacante.  vaticaninsider.lastampa.it

CS alla Camera, CD al Senato. Grillo boom

martedì 26 febbraio 2013

 

Scrutinio, LaPresse

Risultati inaspettati quelli decretati dalle urne delle elezioni politiche nazionali. Alla Camera ha vinto di un soffio la coalizione di centro-sinistra, 29.5%, con 124mila voti in più del centro-destra, fermo al 29.1%. Boom del Movimento 5 Stelle con il 25.5% dei voti, la coalizione di centro con Monti ferma al 10.5%. Al Senato distacchi simili tra le coalizioni ma grazie alla ripartizione regionale, centro-destra in vantaggio sui seggi. I numeri di Camera e Senato rendono quindi difficile la governabilità del Paese.

CAMERA: I RISULTATI

La coalizione di centro-sinistra guidata da Pierluigi Bersani (Partito Democratico, Sinistra e Libertà, Centro Democrativo e SVP) ha ottenuto 10.047.603 voti, pari al 29.54% del totale. Grazie al premio di maggioranza, il centro-sinistra otterrà 340 seggi alla Camera. Il centro-destra guidato da Silvio Berlusconi (Popolo della Libertà, Lega Nord, La Destra, Fratelli d'Italia più altri) ha ottenuto 9.923.109 voti, pari al 29.18%, e 124 seggi. Poi il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, 25.55% e 108 seggi. Il centro guidato da Mario Monti (Scelta Civica, Udc e FLI), 10.56% e 45 seggi. A Ingroia il 2.25%, Giannino fermo all'1.12%: entrambi fuori dal Parlamento per non aver superato la soglia di sbarramento.

SENATO: I RISULTATI

La coalizione di centro-destra ha ottenuto 9.405.786 voti, pari al 30,72% ma, grazie alla ripartizione regionale dei senatori, conquista più seggi al Senato, 116. Il centro-sinistra ha ottenuto 9.686.398 voti, 31,63% e 113 seggi. Nel gioco degli accordi a Palazzo Madama, il centro-destra potrebbe arrivare a 117 seggi e il centro-sinistra 119 ma rimane il problema più grande: nessuno ha la maggioranza assoluta di 158 votiMovimento 5 Stelle al 23.79%, 54 seggi. Il centro al 9.13% e 18 seggi. Ingroia (1,79%) e Giannino (0,90%) non raggiungono la soglia e non avranno senatori.TGCOM24

Grillo: «Voglio Dario Fo al Quirinale»

"Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L'ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni", scrive Grillo sul suo blog.

«Chi mi piacerebbe al Quirinale? Dario Fo, è un premio Nobel, è una mente aperta, ha una lucidità fantastica». Così il leader del Movimento Cinque Stelle ha rivelato ai giornalisti, incontrandoli davanti alla sua casa di Sant'Ilario, a Genova, le sue idee per il prossimo Presidente della Repubblica.Un Beppe Grillo che, per una volta, si concede a cronisti e telecamere, fuori dal cancello di casa. E lo fa innanzitutto per escludere alleanze. «Non è il momento di parlarne. Vedremo legge per legge.Da Napolitano ci vado io, anche per soddisfazione. terraisolana

I cardinali Scola e Turkson favoriti nei bookmaker

martedì 19 febbraio 2013

 
 
Come una giostra impazzita salgono e scendono le quote dei bookmaker relative al nome del successore di Benedetto XVI: se nel fine settimana si puntava sul cardinale ghanese Peter Turkson quotato a 3.75 come nuovo Papa, questa mattina il nuovo papabile è l'arcivescovo italiano Angelo Scola che rispetto ai giorni scorsi è sceso da quota 4.00 a quota 3.00 nelle previsioni degli allibratori.

Turkson, invece, scende a 3.50 ma resta secondo in graduatoria. Stabile al terzo posto il cardinale canadese Marc Ouellet che sale da 5.50 a 6.50. Il cardinale italiano Tarcisio Bertone, quarto in lavagna, passa da quota 8.00 a 7.00 mentre il cardinale Gianfranco Ravasi, fermo a 17.00, si defila uscendo pian piano dalla zona calda delle quote dei bookmaker.
TMNews

Cagliari-Torino, il Comune di Quartu nega l'ok

lunedì 18 febbraio 2013

Il Comune di Quartu tramite un comunicato fulmineo comunica:"La domanda di autorizzazione per l'utilizzo dello stadio di Is Arenas per l'incontro Cagliari-Torino del 24 febbraio prossimo non può essere accolta". Ecco le motivazioni che impediscono agli amministratori di apporre la firma per il via libera: "Stante la pendenza di un procedimento penale avente ad oggetto la legittimità dei precedenti provvedimenti autorizzativi, il rilascio di una nuova autorizzazione esporrebbe infatti l'amministrazione comunale al rischio di un'eventuale declaratoria di illegittimità del nuovo procedimento in sede penale, con l'ulteriore conseguenza di esporre la stessa amministrazione comunale a responsabilità di natura amministrativo-contabile, e di natura civilistica e risarcitoria". terraisolana

 

CAGLIARI - TORINO (ultimora)


Il Comune di Quartu ha appena negato l'autorizzazione provvisoria per l'utilizzo dello Stadio Is Arenas di Quartu S. Elena. Ivan Paone Cagliari Calcio

Pistorius e la mazza da cricket

domenica 17 febbraio 2013

Reeva Steenkamp è stata colpita con una mazza da cricket? L'hanno trovata ricoperta di sangue in casa di Oscar Pistorius gli investigatori che indagano sull'omicidio della modella, la fidanzata dell'atleta trovata morta nell'abitazione a Pretoria. In base a quanto scrive il settimanale City Press, la mazza era ricoperta di sangue. 'La Scientifica dira' a chi appartiene quel sangue', ha detto una fonte vicina alle indagini al giornale, aggiungendo che la testa di Reeva era fracassata.

Secondo il quotidiano, il primo colpo d'arma da fuoco sarebbe stato sparato in camera da letto, dopodiche' la Steenkamp, colpita all'anca, si sarebbe rifugiata in bagno; la giovane e' stata poi raggiunta da altri 3 proiettili da 9mm, di cui due alla testa. Il quotidiano ricostruisce anche gli istanti immediatamente successivi al dramma: il padre di Pistorius avrebbe ricevuto una telefonata dal figlio intorno alle 03 e 20 di notte, in cui lui gli chiedeva di raggiungerlo a casa; e quando la famiglia e' arrivata, avrebbe trovato il giovane che scendeva le scale con il corpo della fidanzata tra le braccia. (Ansa- Agi)

Marco Mengoni vince il 63°Sanremo

Marco Mengoni, vincitore di Sanremo 2013 (Ansa)
 
E' L'essenziale di Marco Mengoni la canzone regina dell'edizione numero 63 di Sanremo. Era il super favorito, il televoto lo amava, i pronostici sono stati rispettati. Alle sue spalle, Elio e le Storie Tese e poi i Modà.

Oltre 13,6 milioni di spettatori hanno seguito la prima parte della serata finale del festival di Sanremo di Fabio Fazio: dalle 20.50 alle 24.11 davanti a Rai1 ci sono stati in media 13 milioni 635 mila, pari al 51.96% di share. Nella seconda parte (dalle 24.10 all'1.05), gli spettatori con stati 10 milioni 349 mila con il 66.60%.terraisolana

Cellino: uscirò solo da uomo libero!

 

Nove ore di interrogatorio, una sola certezza: Massimo Cellino rifiuta gli arresti domiciliari: "Se esco da qui, lo faccio da uomo libero", ha detto al termine dell'estenuante faccia a faccia con i magistrati a Buoncammino. L'interrogatorio è stato condotto dal Gip Giampaolo Casula, alla presenza del Pm Enrico Lussu che coordina l'inchiesta sullo scandalo dello stadio Is Arenas. La difesa ha chiesto la secretazione del verbale d'interrogatorio.

"E' stata raccontata tutta la vicenda, dall'idea iniziale fino alle ultime questioni - ha svelato l' avvocato Ballero - Abbiamo presentato una serie di documenti per dimostrare le spese sostenute dalla società per la costruzione dello stadio".
Secondo gli avvocati, ora il problema principale è quello relativo alle prossime partite in casa del Cagliari. "Con questa ordinanza di custodia cautelare c'è una impostazione che mette in discussione la legittimità delle autorizzazioni ottenute dalla società che invece a nostro avviso è completamente indiscutibile", ha chiarito l'avvocato.

I supporter rossoblù in serata si sono assiepati davanti al carcere con la speranza di vedere uscire il presidente. Tifosi che anche oggi pomeriggio torneranno davanti a Buoncammino per ascoltare la partita via radio "insieme al nostro presidente. Vogliamo che esca presto, deve tornare ad aiutare la squadra".terraisolana

Pistorius incriminato di omicidio

venerdì 15 febbraio 2013

Oscar Pistorius è stato formalmente incriminato per omicidio dal tribunale di Pretoria, in Sud Africa. Da questa mattina stava cercando di spiegare ai giudici la sua "verità". Passata la prima notte di detenzione preventiva, era arrivato in tribunale intorno alle 7.45: ieri il campione paralimpico aveva ucciso la sua compagna, la modella Reeva Steenkamp, con quattro colpi di pistola. Doveva rispondere di omicidio volontario, dato che la polizia non crede alla sua versione. L'atleta aveva spiegato agli inquirenti come l'omicidio fosse stato un tragico incidente: aveva scambiato la fidanzata per un ladro, perché la ragazza si era introdotta di nascosto, alle 4 di notte, per una sorpresa di San Valentino. Ma nella giornata sono emersi particolari non irrilevanti: gli agenti erano già stati avvertiti per alcune "segnalazioni domestiche", probabilmente litigi tra la coppia, insieme dallo scorso novembre. Mentre altri media spiegano come l'atleta nascondesse in casa una pistola, accanto al letto: un'arma che non avrebbe potuto possedere, dati i precedenti di violenza domestica.

Non era la prima volta che l'atleta aveva problemi con la giustizia. La prima volta quando, durante una folle corsa sul fiume con un motoscafo, aveva sbattuto con un pontile, perdendo il controllo del mezzo e inabbissandosi. Allora si era salvato grazie ad un amico, che ha evitato che l'atleta annegasse: era stato sentito per ore dalle forze dell'ordine, che credevano si trovasse sotto effetto di alcolici. Ma riuscì a cavarsela. Un'altra volta era stata una vicina ad accusarlo, spiegando di non aver buoni rapporti con Pistorius e denunciando un'aggressione da parte dell'atleta. Il campione si difese parlando di "invidia della donna", che aveva tramato contro  di lui. terraisolana

 

 

Sanremo : 10,7 milioni davanti alla tv

   

Sono Stati 11 milioni 497 mila, pari al 42.08%, i telespettatori che hanno seguito ieri la prima parte della terza serata del festival di Sanremo.  Per la seconda parte, platea di 6 milioni 354 mila con il 46.91%. La media ponderata è pari a 10 milioni 709 mila con il 42.48%. 

Ecco il commento del direttore di Rai1 Giancarlo Leone che twitta i risultati di ieri sera del festival di Sanremo.«Sanremo. Festival continua a volare alto. 3/a puntata 10.700.000 spettatori con 42.5% share. Più dell'anno scorso con 1 ora in meno di durata». Lo scorso anno la terza serata dell'edizione di Morandi aveva ottenuto in media 10 milioni 540 mila spettatori con uno share superiore, pari al 47.76%, ma il festival era durato più a lungo.  L'anno scorso infatti la media di share della terza serata fu superiore (47.76 per cento) ma questo si spiega con il fatto che il programma durò quasi un'ora di più'.

Oggi sarà un venerdì di duetti con i big in gara che canteranno celebri vecchie canzoni italiane.Partiamo con il gruppo degli Almamegretta che canteranno Il ragazzo della via Gluck, Annalisa Scarrone ed Emma Marrone con Per Elisa, Chiara Galiazzo con Almeno tu nell'universo, Daniele Silvestri con Piazza grande, Elio e Le Storie Tese e Rocco Siffredi con Un bacio piccolissimo, Malika Ayane con Cosa hai messo nel caffè, Marco Mengoni con Ciao amore ciao, Maria Nazionale con Perdere l'amore, Marta sui Tubi e Antonella Ruggiero con Nessuno, Max Gazzè con Ma che freddo fa, Modà con Io che non vivo, Raphael Gualazzi con Luce (tramonti a nord est), Simona Molinari con Peter Cincotti e Franco Cerri con Tua, Simone Cristicchi con Canzone per te.

Inoltre questa sera verrà decretata la canzone vincitrice tra i Giovani che hanno passato il turno durante le serate di ieri e l'altro ieri, ovvero: Antonio Maggio con Mi servirebbe sapere, Blastema con Dietro l'intima ragione, Ilaria Porceddu con In equilibrio e Renzo Rubino con Il postino (amami uomo). Il vincitore della categoria verrà decretato per il 50% dal televoto e per il restante 50 dalla Giuria di qualità. Sempre stasera verrà svelato a chi tra i Giovani andrà il Premio della Critica Mia Martini. Tra gli ospiti delle kermesse troveremo: il pianista Stefano Bollani, Caetano Veloso, e Pippo Baudo.terraisolana

Decolla il Festival di Fazio

giovedì 14 febbraio 2013

 
Sono stati 12 milioni 477 mila, pari al 42.21% di share, gli spettatori che hanno seguito la prima parte della seconda serata di Sanremo. La seconda parte ha fatto segnare 6 milioni 606 mila con il 49.03%. La media ponderata è stata del 42.89% con 11 milioni 330 mila.

Rispetto alla prima puntata, il festival di Fabio Fazio sconta un calo fisiologico di ascolti, perdendo in termini di media ponderata 1,6 milioni e circa 6 punti di share. Lo scorso anno il calo fu però molto più evidente: tra prima e seconda serata l'edizione condotta da Gianni Morandi perse in media dieci punti di share.

Il risultato ottenuto ieri dal festival rappresenta il miglior ascolto per una seconda serata dal 2000 - al timone c'era sempre Fabio Fazio - per numero di spettatori. Il picco di ascolto, 15 milioni 653 mila ascoltatori, è stato raggiunto alle 21.38 sulla proclamazione della canzone di Simone Cristicchi da parte di Jessica Rossi. Il picco di share, 56.71%, è stato registrato alle 23.28 sulla proclamazione di Elio e le Storie tese da parte di Roberto Giacobbo.

Il direttore di rete Giancarlo Leone affida a Twitter la sua soddisfazione: «Sanremo. 2/a puntata Festival vista da 11.330.000 spettatori con 42.9% share. Oltre 2 milioni in più della 2/a puntata dell'anno scorso».

Resa nota la scaletta della terza puntata di Sanremo 2013 di giovedì 14 febbraio durante la quale assisteremo all'esibizione completa dei 14 brani finalisti dei Big e delle altre quattro canzoni dei Giovani.

 Vedremo anche gli Antony & The Johnsons, Al Bano per il momento dedicato alla storia del Festival (canterà Felicità ma, ovviamente, senza Romina Power) e il grande Roberto Baggio in una delle sue rare uscite in pubblico dopo l'addio al calcio. Ci doveva essere anche il pianista e direttore d'orchestra Daniel Barenboim ma per un impedimento di natura fisica ha dovuto dare forfait e sarà sostituito dalla giovanissima (20 anni) pianista padovana Leonora Armellini.
Al termine delle performance dei cantanti Big sarà stilata e comunicata la classifica provvisoria delle 14 canzoni in competizione che peserà per il 25% nella determinazione della graduatoria finale di sabato: occhio quindi che già stasera si deciderà per 1/4 il vincitore di Sanremo 2013!
Come ieri sera, invece, la votazione dei 4 Giovani in gara avverrà tramite sistema misto (50% di peso ciascuno), legato al televoto del pubblico e della giuria della stampa: le due canzoni più votate passeranno il turno e si contenderanno venerdì sera la vittoria insieme alle due canzoni che hanno passato il turno nella serata di mercoledì. terraisolana

Big

  • Simona Molinari & Peter Cincotti – La felicità
  • Marco Mengoni – L'essenziale
  • Chiara Galiazzo – Il futuro che sarà
  • Modà – Se si potesse non morire
  • Elio e le Storie Tese – La canzone mononota
  • Annalisa Scarrone – Scintille
  • Marta sui tubi – Vorrei
  • Almamegretta – Mamma non lo sa
  • Max Gazzè – Sotto casa
  • Simone Cristicchi – La prima volta (che sono morto)
  • Daniele Silvestri – A bocca chiusa
  • Raphael Gualazzi – Sai (ci basta un sogno)
  • Maria Nazionale – È colpa mia
  • Malika Ayane – E se poi
Giovani
  • Andrea Nardinocchi – Storia impossibile
  • Antonio Maggio – Mi servirebbe sapere
  • Ilaria Porceddu – In equilibrio
  • Paolo Simoni – Le parole
Ospiti
Leonora Armellini [ore 22:00]
Roberto Baggio [ore 22:30]
Antony & The Johnsons [ore 23:00]
Al Bano [ore 24:00 circa]
 

Stadio Is Arenas, arrestati il presidente del Cagliari Cellino e il sindaco di Quartu

  Stadio_Is_Arenas2 

Il presidente del Cagliari Calcio Massimo Cellino, il sindaco di Quartu Mauro Contini e l'assessore ai Lavori pubblici dello stesso Comune Stefano Lilliu sono stati arrestati questa mattina. Sarebbero accusati di tentato peculato e falso ideologico nell'inchiesta sui lavori di adeguamento dell'Is Arenas, lo stadio del Cagliari. L'indagine tre mesi fa aveva già portato agli arresti di due dipendenti del Comune e di un imprenditore.

Lo scorso 29 novembre in carcere erano finiti due dirigenti del Comune di Quartu, Pierpaolo Gessa e Andrea Masala, e l'impresario Antonio Grussu. I primi due dopo un periodo di reclusione sono entrambi ai domiciliari, che sono stati concessi invece fin da subito a Grussu.

Secondo i pm i dirigenti comunali e l'impresario avrebbero usato i fondi del Piano integrato d'area (Pia) per effettuate una parte dei lavori del nuovo stadio del Cagliari, a Quartu Sant'Elena.

Massimiliano Allegri, allenatore del Milan ed ex tecnico rossoblù, ha espresso solidarietà al presidente Cellino: "Mi dispiace. Dispiace sempre quando succedono queste cose a persone che conosci.  Spero si risolva tutto al meglio per Cellino e sopratutto per il Cagliari e per la gente della Sardegna".

Dirigenti, collaboratori, tecnici e calciatori in questi momenti così difficili sono vicini al loro presidente, Massimo Cellino. Fiduciosi nell'operato dalla magistratura, siamo certi che l'inchiesta dimostrerà l'estraneità del presidente ai fatti a lui contestati. Nessuno più di noi può garantire la certezza della correttezza, dell'onestà e delle capacità di Massimo Cellino. in questo momento ci sentiamo di dire solo un'altra cosa: FORZA PRESIDENTE, NOI SIAMO CON TE.
Questo il comunicato apparso pochi minuti fa su Cagliaricalcio.net circa l'arresto del presidente Massimo Cellino avvenuto questa mattina.

 L'esilio del Cagliari comincia nello scorso campionato, con la chiusura dello stadio Sant'Elia dichiarato inagibile dalla Commissione Provinciale di Vigilanza "per indifferibili esigenze di tutela della pubblica incolumità": all'interno dell'impianto, divenuto fatiscente nonostante i lavori di Italia '90, erano state installate alcune tribune 'Dalmine' come soluzione temporanea ma il perdurare della situazione fece scattare il primo provvedimento restrittivo. Chiusi i settori 'Distinti' e 'Curva sud', al Cagliari fu concessa una deroga per concludere la stagione 2011/'12 in uno stadio a capienza ridotta a circa 14mila posti – di 20mila è il livello minimo richiesto dalla Lega Serie A per una partita ufficiale -.

Esilio a Trieste. Il 7 aprile 2012 – 12sima giornata di ritorno – il Cagliari emigrò al 'Nereo Rocco' di Trieste per giocare contro l'Inter, e lì disputerà tutte le gare interne nonostante la Commissione di Vigilanza avesse concesso l'agibilità (temporanea e con capienza limitata). Il 16 maggio 2012 lo stadio viene ufficialmente abbandonato dai sardi.

Apre l'Is Arenas. Campionato 2012-2013 il Cagliari emigra a Quartu Sant'Elena: firmata una convenzione triennale, il presidente cagliaritano, Massimo Cellino, adotterà per l'impianto 'Is Arenas' le tre tribune 'Dalmine', montate nel 2003 a sue spese nel Sant'Elia, mentre per la tribuna centrale sarà prevista una versione modificata di quella prevista per la Karalis Arenas di Elmas, in moduli d'acciaio ed elementi prefabbricati. Lo stadio avrà una capienza di 16.200 spettatori. I guai, però, non sono finiti: ancora una volta saranno questioni d'agibilità a scandire le fasi di una vicenda tormentata. Uno stillicidio che si ripete due volte al mese, quando il Cagliari deve giocare in casa. Di seguito le tappe della vicenda:

- 2/a giornata (2 settembre 2012): Cagliari-Atalanta 1-1, giocata a porte chiuse su disposizione del Prefetto di Cagliari

- 4/a giornata (23 settembre 2012): Cagliari-Roma, prima rinviata su decisione del prefetto poi vinta 0-3 a tavolino dalla squadra giallorossa. La partita si doveva disputare a porte chiuse, ma il presidente del Cagliari Massimo Cellino, con una nota sul sito internet del club rossoblu, aveva invitato i tifosi a recarsi comunque allo stadio.

- 6/a giornata (30 settembre 2012): Cagliari-Pescara 1-2. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.

- 8/a giornata (21 ottobre 2012): Cagliari-Bologna 1-0. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.

- 10/a giornata (31 ottobre 2012): Cagliari-Siena 4-1. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.

- 12/a giornata (10 novembre 2012): Cagliari-Catania 0-0. Stadio Is Arenas aperto per la prima volta nei settori Distinti, Curva Sud e Curva Nord, ma non nella Tribuna centrale, aperta solo per ospitare autorità – compreso l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Miglio – e gli organi d'informazione.

- 14/a giornata (26 novembre 2012): Cagliari-Napoli 0-1. Si tratta del battesimo ufficiale per lo Stadio Is Arenas, aperto per la prima volta in tutti i settori.

- 18/a giornata (21 dicembre 2012): Cagliari-Juventus 1-3. Partita disputata sul campo neutro 'Tardini' di Parma per l'inagibilità di Is Arenas. La firma del sindaco arriva in ritardo, dopo la decisione della Lega di A di spostare la sede del match.

- 24/a giornata (10 febbraio 2013): Cagliari-Milan. Ancora una volta arriva lo stop all'agibilità dell'impianto Is Arenas da parte della Prefettura di Cagliari. La Lega calcio dispone, in un primo momento, che la partita si giochi all'Olimpico di Torino. Poi il cambio di rotta forzato: il Tar della Sardegna accoglie il ricorso urgente della Società rossoblu e la partita con i rossoneri (1-1) si gioca nella struttura di Quartu.  terraisolana

 

 

Parte Sanremo 2013

martedì 12 febbraio 2013

 
Parte il 63° Festival di Sanremo e Marco Mengoni sarà il primo dei big in gara. La scaletta da mettere a punto, monologhi da perfezionare, canzoni da provare, ospiti da gestire.
Perché se c'è una cosa sicura di questo Festival, il terzo firmato da Fabio Fazio (ha già condotto nel 1999 e nel 2000 due edizioni record), è che il palco sarà molto affollato.
Innanzitutto c'è Luciana Litizzetto, non valletta ma co-conduttrice irriverente e sopra le righe come al solito.
Ci sono i cantanti, ovvio: 14 big e 8 giovani. Ci sono gli ospiti: le supermodelle Bar Rafaeli e Bianca Balti e l'ex first lady francese, nonché cantautrice stimata, Carla Bruni. Ci sono i "presenter", coloro che proclameranno quale delle due canzoni cantate da ogni big passerà il turno. E poi ancora ci sono i comici. Temutissimi per la loro satira al punto che Berlusconi ha già fatto sapere: "Se il Festival sarà come la festa dell'Unità il 50% degli italiani non pagherà il canone". E tanto per cominciare bene, nella prima serata ci sarà Maurizio Crozza.
Perché va bene la campagna elettorale, va bene il rispetto per la par condicio, ma la politica al Festival di Sanremo ci sarà eccome. Non potrà rimanere fuori dall'Ariston perché, come ha detto Fazio, non "siamo fuori dalla realtà. La politica ha una parte importante nella vita di tutti i giorni: rispetteremo la sensibilità e le opinioni di tutti, ma la comicità non può essere impermeabile a quello che avviene nel paese".
Del resto avrà ripercussioni politiche anche la decisione di ospitare domani sera Stefano Olivari e Federico Novaro i due gay che con un video, cliccatissimo su Repubblica.it, hanno annunciato che si sposeranno il 14 febbraio a New York.
La prima serata il Festival renderà un omaggio al grande Lucio Dalla, ricordandolo attraverso le parole di Marco Alemanno. In programma anche un ''omaggio a Verdi'', con una sorpresa che Fazio non ha voluto anticipare. I direttori d'orchestra Daniel Barenboim e Daniel Harding durante la manifestazione saranno ospiti del Festival, così come il ballerino Lutz Foster, del corpo di ballo di Pina Bausch.
Nella categoria Campioni, ogni artista partirà con due brani. I Giovani, invece, come da tradizione ne porteranno uno. terraisolana

Campioni:


Almamegretta

Mamma non lo sa
Onda che vai


Annalisa Scarrone

Non so ballare
Scintille


Chiara Galiazzo

L'esperienza dell'amore
Il futuro che sarà


Daniele Silvestri
A bocca chiusa
Il bisogno di te (ricatto d'onor)


Elio e le Storie Tese

Dannati forever
La canzone mononota


Malika Ayane

Niente
E se poi

Marco Mengoni
Bellissimo
L'essenziale


Maria Nazionale

Quando non parlo
E' colpa mia

Marta sui tubi
Dispari
Vorrei


Max Gazzè
Sotto casa
I tuoi maledettisimi impegni


Modà

Come l'acqua dentro il mare
Se si potesse non morire

Raphael Gualazzi
Sai (ci basta un sogno)
Senza ritegno


Simona Molinari con Peter Cincotti
Dr. Jekyll and Mr. Hide
La felicità


Simone Cristicchi

Mi manchi
La prima volta
 
Giovani:

Antonio Maggio
Mi servirebbe sapere


Blastema

Dietro l'intima ragione

Ilaria Porceddu

In equilibrio

Il Cile
Le parole non servono più

Irene Ghiotto

Baciami?

Paolo Simoni
Le parole

Renzo Rubino
Il postino (amami uomo)

Andrea Nardinocchi
Storia impossibile

Benedetto XVI lascia pontificato

lunedì 11 febbraio 2013

Papa Benedetto XVI, l'abbraccio con Sodano dopo le dimissioni 
 
 Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente Benedetto XVI, in latino, questa mattina durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. "Un fulmine a ciel sereno". Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione di Benedetto XVI di lasciare il pontificato.

La "ingravescentem aetatem" cioè l'età avanzata. Questo tra i motivi addotti da Benedetto XVI, per le sue dimissioni. La sua decisione, annunciata in latino davanti al collegio cardinalizio e alla Casa Pontificia riunite per un concistoro di canonizzazione, è stata accolta nel più profondo silenzio e con smarrimento.

La "sede vacante" dopo le dimissioni di Benedetto XVI scatta dalle ore 20.00 del 28 febbraio. Lo ha detto il Papa annunciando ai cardinali la decisione di dimettersi. Dovrà quindi essere convocato un conclave per l'elezione del nuovo Papa.

"Nel mondo di oggi,soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo": lo ha detto il Papa in uno dei passaggi chiave delle sue dimissioni.

"Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti". Lo ha detto Benedetto XVI annunciando di lasciare il pontificato.

"Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005". Lo ha detto Benedetto XVI annunciando le sue dimissioni.

Il pontificato di Benedetto XVI, dopo l'annuncio della rinuncia al ministero di Vescovo di Roma e come successore di San Pietro,   è durato 7 anni, 10 mesi e 9 giorni fino al 28 febbraio. Benedetto XVI, nato Joseph Aloisius Ratzinger e' il 265 papa della Chiesa cattolica . E' stato eletto papa dal conclave il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II. Fu il settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica, l'ultimo era stato Stefano IX (1057-1058). Oltre a numerose visite apostoliche in Italia Benedetto XVI ha compiuto viaggi apostolici in 21 paesi di tutti i continenti: e' stato tre volte in Germania (una volta a motivo della XX Giornata Mondiale della Gioventu' di Colonia), poi in Polonia, terra di papa Giovanni Paolo II, in Spagna (tre viaggi, uno per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventu'), in Turchia, in Austria, in Francia, in Repubblica Ceca, a Malta, in Portogallo, a Cipro, nel Regno Unito, in Croazia e a San Marino. Sette i viaggi apostolici intercontinentali: in Brasile, negli Stati Uniti d'America, in Messico, a Cuba, in Australia, in Africa (Camerun, Angola e Benin), nel Libano, e in Terra Santa (Giordania e Israele). Benedetto XVI ha scritto inoltre molti saggi e durante il suo pontificato, oltre a vari altri documenti, ha promulgato tre lettere encicliche (Deus caritas est, Spe Salvi e Caritas in veritate). Inoltre, ha pubblicato tre esortazioni apostoliche post-sinodali: la prima sull'Eucaristia con il titolo Sacramentum caritatis (2006); la seconda, nel novembre 2011, Africae munus, come risultato del sinodo dei vescovi per l'Africa del 2009; la terza, nel mese di settembre 2012, durante il suo viaggio al Libano, Ecclesia in Medio Oriente, un documento frutto del sinodo speciale dei vescovi svoltosi nella Citta' del Vaticano nel mese di ottobre 2010. Ha pubblicato tre libri personali sulla figura storica di Gesu' Cristo: Gesu' di Nazaret (2007), Gesu' di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione (2011) e L'infanzia di Gesu' (2012). Nel 2010 e' stato pubblicato un libro-intervista di Benedetto XVI con Peter Seewald, titolato Luce del mondo. Ratzinger fu eletto papa durante il secondo giorno del conclave del 2005, al quarto scrutinio, nel pomeriggio del 19 aprile 2005.
terraisolana

Fazio svela Sanremo

lunedì 28 gennaio 2013

 
Fabio Fazio ha spiegato che non vuole fare un doppione dell'edizione da lui già condotta in passato e che, in tempo di crisi, vuole concentrarsi sull'aspetto artistico e musicale delle serata.

"Per me Sanremo è la musica e quindi abbiamo fatto una scelta accurata delle canzoni che può essere condivisa o meno" e poi quando lo si incalza per sapere se ci sarà uno special guest risponde: "Il superospite vero è la gara delle canzoni".

Ma su Twitter, nelle ultime ore, ha comunque puntualizzato: "Certo che avremo ospiti a Sanremo". Insomma, la musica va bene, ma le serate non dovrebbero lasciare a bocca asciutta nemmeno coloro che il Festival in tv lo guardano come puro spettacolo d'intrattenimento televisivo.

Sul fronte femminile si è parlato di top model Bar Refaeli e Bianca Balti, e persino di un ritorno dell'affascinante attrice francese Laetitia Casta che già lo ha affiancato. O ancora dell'arrivo sul palco della bella e bravissima conduttrice ed ex Miss Italia Miriam Leone e persino delle attrici Bérénice Marlohe (l'ultima Bond Girl, per intenderci) e l'attrice Catrinel Marlon.

Infine Fazio ha parlato anche di Roberto Saviano: "Al festival? Magari! Ci siamo detti che può deciderlo anche un minuto prima" .terraisolana

Berlusconi, malore al comizio

venerdì 25 gennaio 2013

Malore per Berlusconi alla fine della kermesse.

Il fisico del Cavaliere non ha retto allo stress e qualche istante fa all'assemblea del Pdl organizzata al Teatro Capranica è stato vittima di un calo di pressione. Un piccolo malore, niente di più. Subito dopo aver presentato alla platea i candidati del Pdl per le elezioni 2013 si è seduto sulla sedia e si è accasciato. Silvio Berlusconi ha 76 anni anche se si sente un 18enne. Troppi comizi, troppe ospitate in televisione, troppi scontri accesi con i giornalisti.

Prontamente il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha soccorso l'ex premier con un bicchiere d'acqua. Berlusconi è stato accompagnato in una sala dietro al palco, dove è rimasto per alcuni minuti. Dopo essersi ripreso ha detto ai giornalisti che chiedevano notizie sulla sua condizione di salute: "Sto benissimo". terraisolana

Monti sui bond a Mps: «Il governo ha concesso un prestito ».

Monti sui bond a Mps: «Il governo non ha fatto alcun regalo. Non si tratta di assegnazioni a fondo perduto ma di prestiti a tassi onerosi»
 
Mario Monti è intervenuti, dai microfoni di "Radio Anch'io", sulla questione dei bond dati al Monte dei Paschi, provando a fare chiarezza spiega che «il governo non ha fatto alcun regalo al Monte dei Paschi di Siena: si tratta di un prestito di 2 miliardi mentre i restanti 1,9 miliardi sono rimborsi dei precedenti Tremonti bond. Questi episodi vanno trattati con la massima chiarezza e trasparenza: ciò che è stato previsto per Mps non è una cifra a fondo perduto ma un prestito e non un euro è stato ancora sborsato di questo prestito. Non si tratta di 4, o di 3,9 miliardi ma di 2 miliardi mentre 1,9 sono rimborsi dei precedenti Tremonti bond. Va quindi eliminata dalla scena questa cosa leggermente terroristica circa gli importi e la perdita e fare chiarezza».

«Il prestito - ha detto ancora il Professore - è stato previsto non di iniziativa italiana ma dall'autorità bancaria europea che ha modificato i criteri per l'adeguatezza di tutte le banche in Europa e ha richiesto una maggiore capitalizzazione di Mps. L'Ue ha delle regole che disciplinano gli aiuti di Stato e i prestiti fatti dalle banche a tassi inferiori sarebbero aiuti di Stato e incorrerebbero nella disciplina Ue: questo rende più oneroso il prestito e tranquillizza il contribuente perché non si tratta di regali o assegnazioni a fondo perduto ma di prestiti a tassi onerosi in fondo convenienti per lo Stato». terraisolana

Come sconfiggere l'alitosi

venerdì 18 gennaio 2013

Magari ve ne siete accorti da soli, riflettendo sulla distanza di sicurezza mantenuta da chi vi è accanto sul luogo del lavoro come nella vita di tutti i giorni. Se comunque vi capita di proclamare le verità più sacrosante ma di non essere ritenuti credibili, è colpa dell'alitosi (alito cattivo) in grado di vanificare anche il più sfrenato tentativo di corteggiamento.Ecco un decalogo per combattere la temuta alitosi:

  1. Corretta igiene orale: lavarsi sempre i denti dopo i pasti e utilizzare quotidianamente filo interdentale, scovolino, pulisci lingua e collutorio e dentifricio possibilmente specifici contro l'alitosi.

  2. Effettuare una visita dal dentista (possibilmente parodontologo): l'alitosi, è infatti e soprattutto un importante campanello d'allarme di seri disturbi gengivali (gengiviti e/o parodontiti).

  3. Dieta equilibrata e ricca di vitamine A, B e C: carote, albicocche, cereali integrali, pesce, latte e yogurt con lactobacillus e bifidobacterium.

  4. Costante idratazione del cavo orale: è sempre importante bere frequentemente molta acqua.

  5. Vietato saltare i pasti. Anche in vacanza bisogna ascoltare gli stimoli della fame. Se non mangiamo, infatti, il sistema digestivo lavora a vuoto, liberando i succhi gastrici che causano un cattivo alito. Il pasto a prova di bacio? Prosciutto e melone con un po' di pane integrale. Evitare i cibi con aglio e cipolla.

  6. Usare spezie, aromi e erbe: masticare prezzemolo, menta, basilico, semi di finocchio o 1, 2 chicchi di caffè; fare risciacqui con infusi di bacche di ginepro e strofinare lingua e gengive con una foglia di salvia.

  7. Sciogliere un cucchiaio di bicarbonato in un bicchiere di acqua tiepida e fare subito un risciacquo della bocca con la soluzione. Ripetere l'operazione massimo per 3 giorni consecutivi.

  8. Prendere 20 gocce di clorofilla, diluite in un bicchiere d'acqua, prima dei pasti principali. Ogni tre mesi fare una pausa di 15/20 giorni.

  9. Smettere di fumare.

  10. Limitare il consumo di alcol.

I frutti rossi aiutano la memoria

Il melograno: un vero farmaco naturale
 
Uno studio condotto di recente da un team di scienziati dello Brigham and Women Hospital e della Harvard Medical School di Boston, ha dimostrato che mangiare spesso frutti rossi può aiutare le donne a rallentare la perdita di memoria correlata all'età. La ricerca ha coinvolto 16mila persone, attraverso questionari e interviste in un arco di tempo di circa due anni. Dallo studio è emerso che le donne con un più alto consumo di frutti di bosco ( specialmente fragole e mirtilli)  hanno  avuto da uno a tre anni in meno di rallentamento nell'invecchiamento cognitivo. Il merito sarebbe dei flavonoidi, sostanze antiossidanti contenute in grande quantità in questi frutti, che giovano al benessere della memoria aumentando l'efficienza mentale. In particolare i mirtilli sono ricchi di "antocianidine" un tipo di  flavonoide che può attraversare la barriera emato-encefalica e localizzarsi nelle aree cerebrali deputate all'apprendimento e alla memoria.terraisolana

Armstrong vuota il sacco:ero sempre dopato !

 
Armstrong vuota il sacco già dai primissimi minuti dell'intervista in diretta dagli Usa e imbarazzano tutti gli sportivi. Partono le domande "Ha fatto uso di sostanze dopanti?". "Sì". "Ha fatto uso di Epo?". "Sì". "Ha fatto uso di trasfusioni?" "Sì" "Di cortisone e di testosterone?" "Sì". Dunque è vero, il Cowboy si dopava. Si sapeva, ma sentirlo dire da lui mentre si morde continuamente le labbra è scioccante. Armstrong fa un mea culpa, si autocondanna, si dichiara colpevole. Ma il pentimento? Quello non c'è. Perché per lui doparsi era come "gonfiare i tubolari o riempire d'acqua le borracce". Insomma, una cosa normale. "Su duecento corridori nel gruppo, forse erano in cinque o sei a non farlo Lance Armstrong ha confessato di aver fatto uso di sostanze proibite per vincere i suoi sette Tour de France. "Altrimenti sarebbe stato impossibile vincere", ha detto l'ex campione nel corso di un'intervista con Oprah Winfrey presentatrice americana. "Il mio cocktail era fatto di Epo, ma non molto - ha spiegato -, trasfusioni e testoterone. Passerò il resto della mia vita cercando di riconquistare la fiducia della gente e a scusarmi per averli illusi. terraisolana

 
 
 

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